Per scegliere il concime giusto per le proprie piante da vaso ci sono alcuni piccoli passaggi da seguire, ma fondamentali: bisogna prendere in considerazione i diversi tipi di fertilizzanti, la qualità del terriccio e ciò di cui hanno esattamente bisogno le singole piante che abbiamo. Oltre alla luce solare e all’acqua, infatti, tutte le piante richiedono determinati nutrienti per essere sane e rigogliose e, se occasionalmente non reintegriamo la loro scorta, possono finire con l’avere problemi di salute. Esistono dei semplici trucchi per avere delle piante d’appartamento bellissime, ecco dunque cosa dovete sapere sulla scelta del fertilizzante giusto e la concimazione da fare a casa.

Perché le piante hanno bisogno di fertilizzanti

Proprio come per le persone, le piante hanno bisogno di una serie di nutrienti essenziali per crescere correttamente e rimanere in salute. Tutte le piante devono avere azoto, fosforo e potassio in particolare, noti come macronutrienti. Devono anche avere calcio, zolfo, magnesio, ferro, noti come mesoelementi e di altri in misura minore (microelementi) quali boro, zinco, manganese, molibdeno, rame. Senza di essi le piante rischiano di finire per avere steli deboli, foglie più piccole, pochi fiori e colori sbiaditi. Potete dunque correggere la maggior parte delle carenze nutrizionali delle vostre piante da vaso aggiungendo del fertilizzante.

Qual è la migliore concimazione

Il modo migliore per nutrire le vostre piante da vaso è iniziare con un terriccio di qualità, che spesso conterrà già del fertilizzante a lento rilascio per supportare la crescita iniziale delle piante. Una volta che si sarà esaurito, sarà importante aggiungerne dell’altro o rinvasare con una miscela di terriccio fresca.

Il fertilizzante è particolarmente importante per le piante d’appartamento perché i nutrenti che trovano sono limitati al terreno dei loro vasi e, una volta che quei nutrienti sono stati consumati, le radici delle vostre piante non possono trovarne altri se non glieli fornite.

La maggior parte dei fertilizzanti da giardino contiene i tre nutrienti vegetali primari: azoto (N), fosforo (P) e potassio (K), oltre a piccole quantità di nutrienti minori, come già detto, quali magnesio, calcio, zolfo, ferro e boro. Ognuno ha un ruolo importante nel mantenimento della salute delle piante. L’azoto è essenziale per alimentare la pianta. Il fosforo stimola la crescita delle radici e aiuta le piante a trasmettere l’energia a radici, foglie e fiori. Il potassio aiuta le piante a trasferire l’acqua e i nutrienti da una parte all’altra della pianta. È anche responsabile della robustezza e dell’aumento della resistenza ai parassiti e alle malattie degli insetti.

È consigliabile utilizzare un prodotto liquido o granulare con una quantità equilibrata dei tre nutrienti. Potete cercare un numero sull’etichetta come 10-10-10 (che rappresenta le proporzioni di azoto-fosforo-potassio nel fertilizzante, spesso abbreviato in NPK), che si adatta alla maggior parte delle piante.

Quanti tipi di concime esistono?

I fertilizzanti in commercio sono solitamente divisi in concimi organici, concimi minerali e concimi chimici. Tutti forniscono i vari nutrienti in diversi modi.

I concimi organici sono formati da depositi minerali naturali e composti organici o letame compostato. La maggior parte di queste sostanze non è solubile in acqua, quindi i loro nutrienti diventano disponibili per le piante gradualmente, nell’arco di mesi o anni. Nel tempo, possono aumentare la fertilità di base del terreno.

I fertilizzanti organici stimolano anche i microrganismi benefici del terreno, aiutano a migliorarne la consistenza e la struttura e aggiungono importanti nutrienti secondari e oligoelementi che potrebbero mancare. Per un’infusione più rapida di sostanze nutritive, provate a cercare nei vivai o nei negozi specializzati in giardinaggio lo stallatico, la farina di pesce, la cenere di legna e le farine di sangue secco e ossa animali. Possono essere applicati facilmente sia come terriccio che come spray fogliare.

Qual è la differenza tra concime liquido e granulare? 

I fertilizzanti sintetici spesso nascono come composti organici, ma vengono trattati chimicamente per essere resi solubili in acqua e più immediatamente disponibili per le piante. Ciò può essere utile quando le piante crescono rapidamente e hanno un bisogno immediato di sostanze nutritive.

Se utilizzati in via esclusiva però, i fertilizzanti sintetici non fanno molto per sostenere la fertilità a lungo termine delle piante, è bene quindi alternarli a quelli organici. I fertilizzanti sintetici sono disponibili in diverse forme: granulari (a lenta cessione con nutrienti che gradualmente vengono assorbiti dal terreno; a rilascio programmato (si basano sulle le esigenze della pianta e le danno il nutrimento al momento giusto), oppure liquidi ( a pronto rilascio delle sostanze nutritive che vengono assimilate velocemente con risultati a distanza di qualche giorno) e/o solubili in acqua, ma anche in pellet.

Ogni quanto bisogna concimare le piante?


Non tutte le piante hanno bisogno della stessa quantità di nutrienti o ne hanno bisogno durante ogni stagione. La frequenza esatta dipende dal tipo di piante da vaso che state coltivando e dal periodo dell’anno. Utilizzare un fertilizzante liquido per tutti gli usi all’inizio della stagione vegetativa (che inizia in primavera) è un buon modo per proteggerle da una carenza di fosforo.

Molte piante d’appartamento fiorite hanno anche una crescita stagionale, che rallenta durante i mesi più freddi. Quando crescono in modo più evidente in primavera e in estate, beneficiano di un po’ di fertilizzante liquido insieme alla loro acqua circa una volta al mese. Se avete paura di dimenticarvi, scegliete i granuli a lento rilascio o quelli a rilascio programmato: sono più lenti da far assorbire nel terreno e nelle radici, ma non vanno applicati frequentemente. Per i cactus e le piante grasse da interno, che generalmente non hanno bisogno di molto fertilizzante, saranno sufficienti solo una o due dosi di fertilizzante liquido all’anno.

Con tutti i concimi, è importante non superare la dose di applicazione consigliata. Ciò è particolarmente importante con i fertilizzanti sintetici, poiché troppo fertilizzante può “bruciare” le foglie o stimolare eccessivamente la crescita. Se non siete sicuri di quanto fertilizzante dare alle vostre piante in vaso, è sempre meglio “sotto-fertilizzare” piuttosto che esagerare. Un sovradosaggio può far diventare le foglie marroni o gialle, l’esatto opposto di quello che state cercando di ottenere! Seguite sempre le indicazioni sulla confezione, perché le dosi di concimazione variano a seconda del contenuto di nutrienti, se si tratta di un fertilizzante sintetico o organico, o se è granulare, a rilascio programmato o solubile in acqua.

Quali sono le migliori marche di concime?


Nei negozi specializzati per il giardinaggio, nei vivai o dai fioristi ma anche online potere trovare concimi di alta qualità e prezzo medio-alto come “Crescita miracolosa”, nutrimento universale disponibile in granuli o in formato liquido, il concime idrosolubile N-P-K (nella versione 10-10-10 o 20-20-20) di “AMD garden”, oppure quelli di buona qualità e prezzo contenuto come “Compo” fertilizzante liquido per piante d’appartamento e da balcone (disponibile anche nella versione dedicata alle orchidee), il fertilizzante “Gesal” (disponibile anche nella versione dedicata alle piante grasse) e il concime liquido “Nutri 1 ONE” per piante e fiori rigogliosi. Troverete sempre confezioni di fertilizzanti più economici. Ma se considerate il costo del prodotto nel suo complesso e nella sua durata e qualità, spesso vi renderete conto che un concime meno caro verrà a costarvi di più a lungo termine.

Esistono prodotti ad uso domestico utili alla concimazione?

Il concime può essere acquistato nei negozi o sul web, ma se avete tempo e spazio, potete realizzare un concime organico anche a casa utilizzando gli avanzi e scarti che avete a disposizione creando un “compost” all’interno di una compostiera con fertilizzanti naturali come gusci d’uovo, bucce di banana, scarti di mele e patate, cenere, lievito di birra, acqua di cottura delle verdure, e alcune erbe come ad esempio camomilla, calendula ed equiseto che, nel tempo per degradazione, formeranno la sostanza organica da utilizzare come concime.Se optate per creare il vostro concime casalingo nella compostiera dovrete avere pazienza perchè si formi il compost ci vorranno diversi mesi, ma non avrete speso un centesimo, avrete riutilizzato gli avanzi di casa e aiutato la natura.

Anche i fondi di caffè sono un’ottima soluzione per arricchire il compost domestico. Potete anche utilizzarli direttamente, sostituendo lo strato superiore del terreno del vaso con un mix di terriccio e fondi di caffè o, ancora meglio, annaffiando la pianta con un pochino di caffè freddo diluito (mezza tazza è di solito sufficiente) con la stessa quantità di acqua. Le piante da vaso vanno sempre concimate con cautela. In caso di dubbio, siate prudenti. E non dimenticate che è importante nutrire il terreno così come le piante!

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